Compilare il MOSI: differenze tra le versioni

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! Paragrafo !! Campo !! Sottocampo !! Definizione !! Caratteri !! Obbligatorietà !! Vocabolario !! Descrizione
! Paragrafo !! Campo !! Sottocampo !! Definizione !! Caratteri !! Obbligatorietà !! Vocabolario !! Descrizione
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|  || AMA ||  ||Ambito di applicazione|| 50 || sì || sì ||<div style="font-size: 0.8em">permette di scegliere, da un [[Vocabolario AMA|'''menu a tendina''']], l'ambito di applicazione della tutela del MiC al quale si riferisce il progetto. Nel caso si scelga uno dei lemmi che indicano la redazione di un documento di valutazione si attiverà automaticamente la pagina relativa al ''[[Compilare_il_MOSI#Potenziale archeologico e rischio relativo|'''Potenziale archeologico e rischio relativo''']]''
|  || AMA ||  ||Ambito di applicazione|| 50 || sì || sì ||<div style="font-size: 0.8em">permette di scegliere, da un [[Vocabolario AMA|'''menu a tendina''']], l'ambito di applicazione della tutela del MiC al quale si riferisce il progetto. Nel caso si scelga uno dei lemmi che indicano la redazione di un documento di valutazione si attiverà automaticamente la pagina relativa al ''[[Compilare_il_MOSI#Potenziale archeologico e rischio relativo|'''Potenziale archeologico e rischio relativo''']]''
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|  || CBC ||  ||Codice bene culturale || 40 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">va compilato nel caso in cui l'oggetto del MOSI sia già stato schedato nella banca dati SiGECweb, i cui dati sui beni immobili sono visualizzabili nella [https://gna.cultura.gov.it/mappa.html?sezione=catalogo '''pagina dedicata'''] di GNA. In questo caso '''va riportato esclusivamente il codice completo di NCTR+NCTN (es. 0100089561 oppure 1200005879 ecc.), senza caratteri aggiuntivi, spazi o punteggiatura'''. L'inserimento di questa informazione è funzionale all'allineamnento dei dati tra GNA e SiGEC. Le schede presenti su SiGEC sono facilmente consultabili attraverso il sito del [https://catalogo.beniculturali.it/ '''Catalogo'''] oppure dall'[https://gna.cultura.gov.it/mappa.html?sezione=catalogo '''area dedicata all'interno di GNA''']
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|  || CCO ||  ||Codice sito censimento || 40 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">va compilato nel caso in cui l'oggetto del MOSI sia già stato schedato nella banca dati SiGECweb. In questo caso va riportato esclusivamente il codice completo di NCTR+NCTN (es. 0100089561 oppure 1200005879 ecc.), senza caratteri aggiunti, spazi o punteggiatura. L'inserimento di questa informazione è funzionale all'allineamnento dei dati tra GNA e SiGEC.
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|  || || ACCC ||Codice identificativo || 150 || sì || ||<div style="font-size: 0.8em">è formato dal codice progetto + l'identificativo univoco ID. Al momento dell'immissione sul server a ogni scheda viene attribuito comunque un un ulteriore identificativo, univoco e non modificabile  
|  || || ACCC ||Codice identificativo || 150 || sì || ||<div style="font-size: 0.8em">è formato dal codice progetto + l'identificativo univoco ID. Al momento dell'immissione sul server a ogni scheda viene attribuito comunque un un ulteriore identificativo, univoco e non modificabile  
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|  || || ACCS ||Note || 2000 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">è possibile inserire qui, in forma discorsiva, eventuali informazioni aggiuntive sul codice. Il campo può essere utilizzato anche per la registrazione di dati che altrimenti non troverebbero posto
|  || || ACCS ||Note || 2000 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">è possibile inserire qui, in forma discorsiva, eventuali informazioni aggiuntive sul codice. Il campo può essere utilizzato anche per la registrazione di dati che altrimenti non troverebbero posto
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|  '''DEFINIZIONE'''||  ||  ||  ||  || ||
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|  || OGZ ||  ||Specifiche allo stato attuale || 500 || || ||<div style="font-size: 0.8em">va compilato nel caso sia possibile aggiungere dettagli e indicazioni specifiche allo stato di conservazione del bene.
|  || OGZ ||  ||Specifiche allo stato attuale || 500 || || ||<div style="font-size: 0.8em">va compilato nel caso sia possibile aggiungere dettagli e indicazioni specifiche allo stato di conservazione del bene.
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|  '''RIFERIMENTI ALTRE BANCHE DATI'''||  ||  ||  ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">inserire in questa sezione i riferimenti a banche dati esterne che hanno concorso all'individuazione del MOSI. Si raccomanda di inserire i codici corretti senza altre aggiunte
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|  || CCO ||  ||Banca dati di riferimento || 40 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">scegliere la banca dati dal menu a tendina che per ora comprende i seguenti lemmi:
* ''Censimento''
* ''Tess''
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|  || CCE ||  ||Codice banca dati di riferimento || 40 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">inserire il codice presente sulla scheda di origine visibile dal WMS pre caricato sul Template
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|  || CBC ||  ||Codice bene culturale - NCTN || 40 ||  || ||<div style="font-size: 0.8em">va compilato nel caso in cui l'oggetto del MOSI sia già stato schedato nella banca dati SiGECweb, i cui dati sui beni immobili sono visualizzabili nella [https://gna.cultura.gov.it/mappa.html?sezione=catalogo '''pagina dedicata'''] di GNA. In questo caso '''va riportato esclusivamente il codice completo di NCTR+NCTN (es. 0100089561 oppure 1200005879 ecc.), senza caratteri aggiuntivi, spazi o punteggiatura'''. L'inserimento di questa informazione è funzionale all'allineamnento dei dati tra GNA e SiGEC. Le schede presenti su SiGEC sono facilmente consultabili attraverso il sito del [https://catalogo.beniculturali.it/ '''Catalogo'''] oppure dall'[https://gna.cultura.gov.it/mappa.html?sezione=catalogo '''area dedicata all'interno di GNA''']
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Versione delle 22:58, 5 ago 2024

Premessa

Nel progetto sono previsti MOSI puntuali (MOSI_multipoint), lineari (MOSI_multilinea) e areali (MOSI_multipolygon), che differiscono tra loro esclusivamente nel tipo di geometria. Tutti i layer gestiscono l'inserimento di multigeometrie.

I moduli sono organizzati in una serie di pagine navigabili attraverso i tab posti nella parte superiore della scheda.

Come già detto, le geometria vanno inserite dall’interno della scheda del MOPR: in tal caso una serie di campi verranno automaticamente ereditati dalla scheda del progetto, ma saranno comunque modificabili.

In ogni scheda è previsto un campo obbligatorio ID che costituisce la numerazione progressiva univoca all’interno del progetto ed è funzionale alla creazione del Catalogo dei siti nei documenti di valutazione archeologica, poiché la stampa ne seguirà l’ordine. Per permettere un’organizzazione personale dei dati la compilazione è libera (ma limitata a 10 caratteri alfanumerici). L’inserimento del dato nel campo ID produce come conseguenza l’autocompilazione del campo ACCC (composto dal codice progetto del MOPR + ID). È possibile modificare il dato di ID in qualsiasi momento: la modifica avrà effetto immediato anche sul campo ACCC.

Il salvataggio della geometria attiva l’apertura di una maschera in cui sono raccolte le diverse informazioni suddivise in pagine navigabili dai tab posti nella parte superiore della scheda.

Tutti i campi obbligatori, necessari al salvataggio e alla chiusura della scheda, sono evidenziati da un colore di fondo arancio, hanno il testo dell'etichetta in rosso e sono contrassegnati da un asterisco rosso.

ATTENZIONE: nel caso sia necessario riutilizzare MOSI prodotti per un altri progetto seguire la procedura descritta a questa pagina.

Identificazione

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
CODICI
CD
gid Codice univoco GNA Intero
è univoco all'interno di GNA, non è modificabile né scrivibile. È già compilato solo nei MOSI che vengono scaricati tramite plugin
VRRP Codice progetto di riferimento 150
il campo si autocompila con il codice del progetto al momento dell'inserimento della geometria. ATTENZIONE: si ricorda che perché l'autocompilazione funzioni è necessario disegnare dall'interno della scheda del MOPR una geometria che sia compresa dentro il perimetro del MOPR
ID Identificativo 10
è univoco all'interno di ogni progetto e serve a ordinare i MOSI presenti anche su layer con geometrie diverse. Ad esempio, se si desidera che nel catalogo dei siti un MOSI puntuale e uno poligonale siano in sequenza, è possibile valorizzare ID=1 nel layer MOSI_multipoint e ID=2 nel layer MOSI_multipolygon in modo da riordinare facilmente le pagine una volta stampati i PDF
AMA Ambito di applicazione 50
permette di scegliere, da un menu a tendina, l'ambito di applicazione della tutela del MiC al quale si riferisce il progetto. Nel caso si scelga uno dei lemmi che indicano la redazione di un documento di valutazione si attiverà automaticamente la pagina relativa al Potenziale archeologico e rischio relativo
ACCC Codice identificativo 150
è formato dal codice progetto + l'identificativo univoco ID. Al momento dell'immissione sul server a ogni scheda viene attribuito comunque un un ulteriore identificativo, univoco e non modificabile
ACCS Note 2000
è possibile inserire qui, in forma discorsiva, eventuali informazioni aggiuntive sul codice. Il campo può essere utilizzato anche per la registrazione di dati che altrimenti non troverebbero posto
DEFINIZIONE
OG
OGD Definizione 150
la valorizzazione è gestita da un vocabolario di primo livello che è strettamente connesso al campo non obbligatorio OGT. A questa pagina è possibile consultare l'elenco completo dei lemmi e ricercare il termine da inserire in OGD a partire da OGT.
OGT Tipologia 100
non obbligatorio, permette, all'interno dei lemmi di una stessa area, una scelta multipla
OGN Denominazione 250
va compilato con il valore che si desidera venga visualizzato nell'etichetta sulla mappa. In linea di massima dovrebbe corrispondere al nome con cui è noto il sito o con un nome che lo renda riconoscibile. Si raccomanda vivamente l'uso denominazioni il più possibile sintetiche, evitando di inserire frasi che sarebbero difficilmente gestibili come etichette di mappa
OGB Situazione attuale 50
il campo serve a descrivere sinteticamente la situazione in cui si trova il bene al momento della redazione della scheda, sulla base di tre occorrenze:
  • conservato in situ
  • non più esistente/delocalizzato
  • dato non disponibile
OGZ Specifiche allo stato attuale 500
va compilato nel caso sia possibile aggiungere dettagli e indicazioni specifiche allo stato di conservazione del bene.
RIFERIMENTI ALTRE BANCHE DATI
inserire in questa sezione i riferimenti a banche dati esterne che hanno concorso all'individuazione del MOSI. Si raccomanda di inserire i codici corretti senza altre aggiunte
CCO Banca dati di riferimento 40
scegliere la banca dati dal menu a tendina che per ora comprende i seguenti lemmi:
  • Censimento
  • Tess
CCE Codice banca dati di riferimento 40
inserire il codice presente sulla scheda di origine visibile dal WMS pre caricato sul Template
CBC Codice bene culturale - NCTN 40
va compilato nel caso in cui l'oggetto del MOSI sia già stato schedato nella banca dati SiGECweb, i cui dati sui beni immobili sono visualizzabili nella pagina dedicata di GNA. In questo caso va riportato esclusivamente il codice completo di NCTR+NCTN (es. 0100089561 oppure 1200005879 ecc.), senza caratteri aggiuntivi, spazi o punteggiatura. L'inserimento di questa informazione è funzionale all'allineamnento dei dati tra GNA e SiGEC. Le schede presenti su SiGEC sono facilmente consultabili attraverso il sito del Catalogo oppure dall'area dedicata all'interno di GNA

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Localizzazione e quote

Una doverosa precisazione sulle localizzazioni in mare. La perimetrazione della fascia entro le 12 miglia dalla costa e di quella entro le 24 miglia sono state acquisite da: Flanders Marine Institute (2023): MarineRegions.org, in particolare: Flanders Marine Institute (2019). Maritime Boundaries Geodatabase: Territorial Seas (12NM), version 3 e Flanders Marine Institute (2019). Maritime Boundaries Geodatabase: Territorial Seas (24NM), version 3.

All'inserimento di una geometria nelle zone 12 e 24 miglia il sistema compila i campi LCR (Regione) e LCP (Provincia), mentre il campo LCC (Comune) viene valorizzato sempre con il termine nd, poiché le fasce 12 e 24 miglia non riportano le suddivisioni amministrative: per assegnare in modo fittizio una competenza amministrativa in mare, sono state ricostruite per l'occasione le zone in mare solo fino al livello amministrativo provinciale. Per il livello comunale invece, senza l'ausilio di dati ufficiali (di difficile reperimento), non è stato possibile ricostruire le diverse competenze. Nel caso, al momento della compilazione dei dati di una determinata geometria, fosse possibile ricavare anche l'informazione della competenza a livello comunale, invitiamo a riportarla nel campo note GEN.


Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
Localizzazione
LC
LCR Regione 25
si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina
LCP Provincia 2
si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina già filtrato sulla regione scelta
LCC Comune 100
si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina già filtrato sulla provincia scelta
LCI Indirizzo 250
permette l'inserimento di un indirizzo preciso nel caso sia individuabile
LCV Altri percorsi/ specifiche 2000
il campo permette di inserire la descrizione anche discorsiva di elementi utili a rintracciare la localizzazione esatta del sito in esame
PVL Toponimo/ località 250
può essere valorizzato con i toponimi noti dalla cartografia (frazioni, località ecc.) o anche solo su base locale
PVZ Tipo di contesto 100
gestito da un menu a tendina, serve a descrivere in sintesi il contesto attuale in cui si trova il sito in esame sulla base di cinque occorrenze:
  • contesto urbano
  • contesto periurbano
  • contesto rurale
  • contesto subacqueo
  • contesto territoriale
Georeferenziazione
GE
GEL Tipo di localizzazione 100
gestito da un menu a tendina, permette di precisare il tipo di localizzazione sulla base di tre occorrenze:
  • localizzazione fisica (predefinito, ma modificabile)
  • localizzazione sovracomunale, da utilizzare quando una geometria poligonale o lineare si trova a a cavallo tra più comuni. Poiché il sistema inserisce un comune solo è possibile così dare conto di una situazione più complessa; i nomi di tutti i comuni trovano posto nel campo note GEN
  • localizzazione sommersa, da utilizzare per i siti interamente sommersi
GPT Tecnica di georeferenziazione 100
il campo è obbligatorio e può essere valorizzato scegliendo da un menu a tendina le modalità con cui è stata effettuata la georeferenziazione, che hanno effetto diretto sul grado di precisione del dato
GPM Grado di precisione del posizionamento 100
gestito da un menu a tendina, serve a descrivere il livello di attendibilità che è possibile attribuire alla geometria inserita sulla base di tre occorrenze:
  • posizionamento esatto, in linea di massima da utilizzare soprattutto per i poligoni, dovrebbe avere un grado di errore trascurabile ai fini della tutela
  • posizionamento approssimato
  • posizionamento con rappresentazione simbolica, da utilizzare quando si faccia riferimento a vecchie notizie o ad altre indicazioni molto generiche e localizzabili solo in maniera estremamente vaga
GPBB Base cartografica di riferimento 500
gestito da un menu a tendina, permette di descrivere la base cartografica utilizzata grazie a un sintetico vocabolario che accorpa per similitudine di scala (ad esempio CTR o CTC o IGM)
GEN Note al posizionamento 2000
in questo campo possono essere inserite tutte le note che riguardano la georeferenziazione e che possono aiutare a individuare correttamente sul terreno l'oggetto della scheda. Vanno inserite qui anche i dettagli utili a definire meglio la base cartografica (es.: GPBB=Carta Tecnica Comunale (CTC); GEN=Comune di Gubbio 2015)
Accessibilità
il campo si presenta chiuso. È possibile espanderlo cliccando sulla freccetta
LC
ACBA Accessibilità 25
gestito da un menu a tendina, serve a indicare se sia stato possibile prendere visione diretta del sito, sulla base di tre occorrenze:
  • no
  • in parte
ACBS Note all'accessibilità 2000
da utilizzare per descrivere discorsivamente quanto indicato in ACBA
Quote
si è scelto, per ora, di non rendere obbligatori i campi di questo paragrafo, che pure è di importanza enorme per la conoscenza archeologica. La decisione scaturisce dal fatto che nella raccolta di dati pregressi e nei casi di informazioni molto vecchie è troppo spesso impossibile trovare indicazioni precise sulle quote. Si raccomanda comunque la compilazione accurata di almeno uno dei campi in tutti i casi in cui questo sia possibile
MT
MTA
MTAM Quota minima 12
quota minima s.l.m., da inserire scrivendo solo il dato numerico in metri
MTAX Quota massima 12
quota massima s.l.m., da inserire scrivendo solo il dato numerico in metri
MTAR Quota relativa 12
nel caso sia possibile indicare solo una quota relativa, riportare nel campo note MTAS la quota 0 di riferimento o altre informazioni utili a ricostruire la situazione altimetrica
MTAS Note alle quote 2000
poiché nei campi precedenti è previsto l'inserimento sempre di un solo dato, è qui possibile aggiungere altre quote


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Dati analitici

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
Descrizione
DA
DES Descrizione 10000
si raccomanda di descrivere il sito con accuratezza, in ogni sua parte, con la consapevolezza però che si tratta di una scheda e non di una pubblicazione scientifica. In particolare, cercare di essere esaustivi con i siti minori e limitare le descrizioni dei siti molto noti ai dati essenziali
OGM Modalità di individuazione 250
il campo è gestito da un vocabolario che permette la scelta multipla.
Materiali
il campo si presenta chiuso. È possibile espanderlo cliccando sulla freccetta
RE
MAT
MATP Presenza di materiali 2
permette di indicare la presenza di materiali, sulla base di due occorrenze:
  • no
MATN Note ai materiali 2000
inserire in maniera discorsiva informazioni sui materiali presenti: tipologia, consistenza numerica, caratteristiche particolari, luogo di conservazione al momento della redazione del MOSI, ecc.

Nel caso si voglia procedere ad una schedatura preliminare dei materiali, si può utilizzare l’apposito modello excel elaborato dall’ICCD.

Cronologia
il paragrafo ha come obbligatorietà la compilazione del campo DTR (Cronologia generica) per mantenere la compatibilità con la banca dati del SiGECweb. L'obiettivo però è quello di arrivare a gestire i dati della cronologia esclusivamente attraverso la compilazione dei campi numerici DTSI e DTSF per ottenere archi temporali ben definiti
DT
DTR Cronologia generica 250
il campo è gestito da un vocabolario che permette la scelta multipla; nella tabella sono indicate anche le corrispondenze tra le definizioni dei periodi cronologici e le date assolute. Si ricorda che le definizioni dei periodi vanno prese esclusivamente nella loro accezione cronologica e non in quella culturale
DTS
DTSI Data inizio 50
accetta l'inserimento di un dato numerico. Gli anni a.C. vanno indicati con un numero negativo. Nel caso sia possibile una datazione ad un anno preciso è necessario ripetere lo stesso dato con cui si valorizza DTSI anche in DTSF
DTSV Validità 4
permette di valutare il dato numerico del campo precedente sulla base di due occorrenze:
  • data precisa
  • data approssimata
DTSF Data fine 50
accetta l'inserimento di un dato numerico. Gli anni a.C. vanno indicati con un numero negativo. Nel caso sia possibile una datazione ad un anno preciso è necessario ripetere in DTSF lo stesso dato con cui si è valorizzato DTSI
DTSL Validità 4
permette di valutare il dato numerico del campo precedente sulla base di due occorrenze:
  • data precisa
  • data approssimata
DTT Note alla cronologia 2000
è possibile inserire in forma discorsiva delle informazioni aggiuntive sugli aspetti cronologici


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Condizione giuridica e provvedimenti amministrativi

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
TU
CDG
CDGG Condizione giuridica 250
campo gestito da un menu a tendina. Si consiglia di inserire il lemma dato non disponibile in tutti i casi in cui non ci sia la sicurezza della condizione giuridica
BPT Provvedimenti amministrativi/ sintesi 25
serve a indicare se siano presenti provvedimenti ammnistrativi di qualunque genere, sulla base di tre occorrenze:
  • no
  • dato non disponibile
Strumenti urbanistici
STU
STUE Ente/ amministrazione 250
indicare l'ente che ha emanato il provvedimento (es. Comune di Terni, Regione del Veneto ecc.)
STUT Tipo di strumento 250
indicare il tipo di strumento e l'anno di emanazione (es. PRG 2018, PPR 2021 ecc.)
STUS Note agli strumenti urbanistici 2000
è possibile compilare il campo in maniera discorsiva con tutte le informazioni aggiuntive necessarie
Vincoli
NVC
NVCT Normativa di riferimento 25
scegliere la normativa di riferimento sulla base dei lemmi proposti. È possibile effettuare una scelta multipla
NVCM Provvedimento di tutela 50
scegliere il tipo di tutela sulla base di tre occorrenze:
  • tutela diretta
  • tutela indiretta
  • tutela ope legis (art. 142, co. 1, lett. m)

È possibile effettuare una scelta multipla

NVCE Estremi del provvedimento 10
inserire la data del provvedimento
NVCP Estensione del vincolo 500
inserire le eventuali informazioni sull'estensione del vincolo
NVCN Note ai vincoli 2000
è possibile compilare il campo in maniera discorsiva con tutte le informazioni aggiuntive necessarie


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Fotointerpretazione

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
RE
FOI
FOIT Tipo di immagine 100
indicare quale sia il tipo di immagine su cui è stata individuata l'anomalia, sulla base di due lemmi:
  • fotografia aerea
  • fotografia satellitare
FOIR Riferimento cronologico 100
indicare la data dell'immagine e del rilevamento dell'anomalia
FOIA Origine anomalia 100
scegliere tra le voci proposte quella che serve a descrivere l'interpretazione dell'origine dell'anomali, sulla base di tre lemmi:
  • origine naturale
  • origine antropica
  • origine incerta
FOIQ Tipo di anomalia 100
scegliere una voca tra i seguenti lemmi:
  • anomalia puntuale
  • anomalia lineare
  • anomalia areale
FOIO Affidabilità 100
descrivere una valutazione sull'attendibilità dell'interpretazione sulla base di quattro lemmi:
  • scarsa
  • discreta
  • buona
  • ottima
FOIF Classificazione anomalia 100
governato da un menu a tendina, serve a definire, anche con una scelta multipla, l'anomalia
FOIN Note alla fotointerpretazione 5000
è possibile inserire nel campo, in forma discorsiva, tutte le informazioni aggiuntive utili a una migliore descrizione dell'attività di fotointerpretazione


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Bibliografia, certificazione dei dati e immagine

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
Bibliografia e archivio
DO
BIB
BIBR Abbreviazione 100
indicare le eventuali abbreviazioni (autore+anno) utilizzate nei campi descrittivi della scheda
BIBM Riferimento bibliografico completo 1000
inserire la bibliografia necessaria, separando le ripetitività con un punto e virgola e uno spazio (;+spazio). Si raccomanda di seguire le norme di compilazione (Appendice IV, p. 167) previste per le schede in SiGECweb, di non scrivere i nomi e/o i titoli tutti in maiuscolo e in particolare di indicare gli autori con cognome, nome e usare per le riviste le abbreviazioni bibliografiche del Deutsche Archäologisches Institut Rom (DAI). Nel caso di riviste a diffusione locale non inserite nell'elenco riportare la denominazione per estesi. Nella trattazione di siti molto noti, con vasta bibliografia, scegliere i testi principali, i più autorevoli o quelli che comunque si ritengono più utili, senza puntare a una impossibile esaustività
DOZ Archivio di riferimento 500
indicare l'archivio in cui sono state reperite le informazioni. È particolarmente importante compilare questo campo nei casi in cui il sito sia inedito e noto quindi solo sulla base di documentazione d'archivio
Certificazione e gestione dei dati
CM
FUR Funzionario responsabile 250
indicare il nome del funzionario responsabile. La compilazione è guidata da una tabella che contiene i nomi di tutti i funzionari, con la funzione di autocompletamento (è sufficiente iniziare a scrivere e verranno proposti solo i nomi possibili) e di riutilizzo dell'ultimo nome inserito. Nel caso il nome del funzionario non sia compreso nell'elenco si prega di richiederne l'inserimento scrivendo all'indirizzo dg-abap.gna@cultura.gov.it
CMA Anno di redazione 4
indicare l'anno di redazione del modulo
CMC Responsabile della redazione del modulo 250
indicare il nome del compilatore del modulo nella forma Cognome, Nome
CMR Responsabile dei contenuti 250
indicare, nella forma Cognome, Nome, il nome del responsabile dei contenuti (es. il professionista che firma il documento di valutazione, il responsabile scientifico di un'indagine ecc.). Nel caso chi redige il modulo coincida con chi produce i contenuti, ripetere in questo campo i dati immessi in CMC
ADP Profilo di accesso ai dati 1
il valore di default è 1 ovvero Livello basso di riservatezza; l'informazione è liberamente accessibile e riutilizzabile con licenza CC BY. Nel caso si ritenga che, per motivi di tutela, si debbano applicare maggiori restrizioni alla visibilità è necessario fare una segnalazione al funzionario responsabile
GNA Geoportale Nazionale dell'Archeologia 100
scegliere il termine corretto:
  • esistente (il MOSI è già presente su GNA e non viene modificato )
  • modificato (il MOSI è già presente su GNA, ma sono state apportate delle modifiche)
  • nuovo (il MOSI non è su GNA)

Il valore di default (modificabile) è nuovo. Si raccomanda di scegliere modificato solo nel caso di interventi sostanziali. Piccole modifiche e aggiustamenti utili all'inserimento nel proprio lavoro possono rimanere registrati solo a livello locale

SSK Stato scheda Intero
il campo non è modificabile in fase di raccolta dati e riporta lo stato della scheda rispetto alla validazione da parte del funzionario responsabile, sulla base di due occorrenze:
  • Validata
  • Non validata

Il valore di default è Non validata e lo stato può essere cambiato solo dal funzionario. La non validazione non impedisce la visibilità in GNA

Immagine
per ogni MOSI inserire un'immagine in formato JPG che abbia al massimo il lato lungo di 2000px

nel caso non esista una documentazione fotografica utile (siti non più esistenti o reinterrati, aree prive di tracce archeologiche ecc.) è possibile inserire una delle immagini di default già presenti nella cartella ALLEGATI

DO
DCM
DCMA Autore 250
inserire il nome dell'autore della foto nella forma Cognome, Nome. Il campo non è obbligatorio e non va compilato in caso di immagine di default. Il nome sarà reso visibile come corredo della foto sul portale
DCME Ente proprietario 250
DCMR Data dell'immagine 100
inserire l'anno della ripresa
DCMM Titolo/ didascalia 500
DCML Licenza d'uso 15
DCMW Indirizzo web (URL) 500
DCMT Note 1000
DCMK Immagine 250
inserire l'immagine cliccando sulla freccetta > incorpora file

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Potenziale archeologico e rischio relativo

La pagina si attiva solo se nel campo AMA (Ambito di applicazione) vengono scelti i lemmi che indicano la redazione del documento di valutazione. Non sono previste obbligatorietà nella compilazione, poiché sono dati non destinati a popolare il GNA, ma funzionali al singolo documento.

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
VR
Valutazione del potenziale archeologico
VRP
VRPI Interpretazione del sito 10000
nel caso l'oggetto della scheda MOSI sia un giacimento paleontologico, il campo VRPI è da compilare con il Contenuto fossilifero. Nella visualizzazione della scheda su GNA è il dato sarà visibile, con questa etichetta
VRPA Affidabilità 25
inserire il grado di affidabilità delle informazioni inserite nei campi del paragrafo, sulla base di cinque occorrenze:
  • scarsa
  • discreta
  • buona
  • ottima
  • dato non disponibile
VRPV Valutazione nell'ambito del contesto 5000
VRPS Potenziale/ sintesi 25
indicare il grado di potenziale dell'evidenza oggetto della scheda, sulla base di cinque occorrenze:
  • potenziale alto
  • potenziale medio
  • potenziale basso
  • potenziale nullo
  • potenziale non valutabile
VRPN Note al potenziale archeologico 2000
Valutazione del rischio relativo all'opera in progetto
VRR
VRRO Distanza dall'opera in progetto (metri) 2000
indicare in maniera approssimativa, in metri, la distanza dall'opera in progetto, sulla base delle seguenti occorrenze:
  • 0-10
  • 10-20
  • 20-50
  • 50-100
  • 100-200
  • 200-500
  • 500-1000
  • >1000
VRRR Valutazione rispetto all'opera in progetto 5000
descrivere in maniera analitica gli elementi di rischio connessi alla realizzazione dell'opera in progetto, nei punti di interferenza, certa o presunta, con l'emergenza oggetto della scheda
VRRS Rischio/ sintesi 25
indicare il grado di rischio dell'evidenza oggetto della scheda in rapporto all'opera in progetto, sulla base di quattro occorrenze:
  • rischio alto
  • rischio medio
  • rischio basso
  • rischio nullo
VRRN Note al rischio relativo 2000

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