DSC multipolygon

Da Wiki GNA.

Premessa

Il layer, multipoligonale, è destinato a raccogliere i dati delle indagini archeologiche effettuate nell'area.

Esso deve essere utilizzato per delimitare esattamente l’estensione di un’area indagata: ospita sia le indagini svolte con esito positivo che quelle con esito negativo e deve essere usato anche per archiviare l’estensione esatta di indagini geognostiche.

È sempre importante registrare in scheda la profondità raggiunta. Nel registrare i dati di uno scavo appena concluso, è necessario inserire (nel campo note) anche la quota assoluta del piano campagna: essa può variare nel tempo ed è utile documentare quella cui si riferiscono i dati al momento dell’indagine.

Il layer DSC è a geometria multi-poligonale: dopo aver salvato la tabella delle informazioni alfanumeriche e il primo poligono, è possibile aggiungere altri poligoni con le medesime informazioni. In questo modo si può documentare l’estensione esatta di una serie di saggi o trincee eseguite nella stessa occasione e con caratteristiche simili (es. sulla base della profondità raggiunta)

Il layer è anche funzionale all’uso come Authority file in SIGECweb nel caso si registrino informazioni sui materiali raccolti durante le attività di scavo con i moduli per l’inventariazione (MINP/MINV).

Si ricorda che è necessario inserire la geometria dell'indagine archeologica dall’interno della scheda del progetto (MOPR): in questo modo essa sarà correlata univocamente al progetto stesso e parte dei campi obbligatori risulterà già compilata.

Identificazione

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
DSCEX Esito dello scavo
la compilazione, obbligatoria, di questo campo serve a distinguere tra gli interventi con esito positivo e quelli con esito negativo, sulla base di due occorrenze:
  • no
MATS Materiali in giacitura secondaria
flaggare la casella di controllo nel caso in cui un intervento di scavo con esito negativo abbia comunque portato alla luce del materiale archeologico in giacitura secondaria
DSCV Denominazione dello scavo 250
obbligatorio, inserire il nome con cui viene comunemente identificato
DSCH Codice identificativo 100
obbligatorio, il sistema propone un codice identificativo univoco automatico (UUID). Il campo è modificabile, ma la modifica va fatta esclusivamente nel caso lo scavo in oggetto abbia già un authority file in SIGECweb. In tal caso è possibile modificare DSCH inserendo lo stesso codice presente in SIGECweb e contemporaneamente è obbligatorio inserire il codice dell’ente schedatore in SIGECweb nel campo DSCF. In tutti gli altri casi accettare i valori proposti dal sistema. Nel caso si decida di creare un Authority file DSC in SiGECweb dopo averlo creato in GNA, seguire questa procedura.
DSCD Data/e dello scavo 100
obbligatorio, inserire gli estremi dell'arco di tempo in cui si è effettuato lo scavo
DSCM Metodo 100
obbligatorio, indicare con quale metodologia è stato condotto lo scavo sulla base di cinque occorrenze:
  • scavo stratigrafico
  • scavo non stratigrafico con documentazione
  • scavo per approfondimenti successivi
  • sterro
  • recupero
DSCT Motivo 100
indicare le motivazioni che hanno condotto a eseguire lo scavo sulla base di sulla base di sette occorrenze:
  • assistenza ai lavori
  • scavo preventivo
  • scavo d'emergenza
  • indagine geognostica/geofisica/geochimica
  • recupero occasionale/segnalazione
  • ricognizione archeologica/sopralluogo
  • scavo/indagine programmata
DSCF Ente responsabile 250
indicare l'ente responsabile dello scavo
DSCR Ente finanziatore/sponsor 250
indicare, se conosciuto, l'ente finanziatore o lo sponsor
DSCA Responsabile scientifico 250
indicare il nome del responsabile scientifico della conduzione dello scavo
NSC Descrizione 5000
inserire a testo libero le informazioni aggiuntive che si ritengono utili a una migliore descrizione dello scavo

Localizzazione

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
Localizzazione
LC
PVC
PVCR Regione 25
si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina
PVCP Provincia 2
si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina già filtrato sulla regione scelta
PVCC Comune 100
si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina già filtrato sulla provincia scelta
PVCL Toponimo/ località 100
può essere valorizzato con i toponimi noti dalla cartografia (frazioni, località ecc.) o anche solo su base locale
PVCI Indirizzo 250
permette l'inserimento di un indirizzo preciso nel caso sia individuabile
PVCV Altri percorsi/ specifiche 2000
il campo permette di inserire la descrizione anche discorsiva di elementi utili a rintracciare la localizzazione esatta del sito in esame
PVZ Tipo di contesto 100
gestito da un menu a tendina, serve a descrivere in sintesi il contesto attuale in cui si trova il sito in esame sulla base di cinque occorrenze:
  • contesto urbano
  • contesto periurbano
  • contesto rurale
  • contesto subacqueo
  • contesto territoriale
Georeferenziazione
GPT Tecnica di georeferenziazione 100
il campo è obbligatorio e può essere valorizzato scegliendo da un menu a tendina le modalità con cui è stata effettuata la georeferenziazione, che hanno effetto diretto sul grado di precisione del dato
GPM Grado di precisione del posizionamento 100
gestito da un menu a tendina, serve a descrivere il livello di attendibilità che è possibile attribuire alla geometria inserita sulla base di tre occorrenze:
  • posizionamento esatto, in linea di massima da utilizzare soprattutto per i poligoni, dovrebbe avere un grado di errore trascurabile ai fini della tutela
  • posizionamento approssimato
  • posizionamento con rappresentazione simbolica, da utilizzare quando si faccia riferimento a vecchie notizie o ad altre indicazioni molto generiche e localizzabili solo in maniera estremamente vaga
GPBB Base cartografica di riferimento 500
gestito da un menu a tendina, permette di descrivere la base cartografica utilizzata grazie a un sintetico vocabolario che accorpa per similitudine di scala (ad esempio CTR o CTC o IGM)
GEN Note al posizionamento 2000
in questo campo possono essere inserite tutte le note che riguardano la georeferenziazione e che possono aiutare a individuare correttamente sul terreno l'oggetto della scheda. Vanno inserite qui anche i dettagli utili a definire meglio la base cartografica (es.: GPBB=Carta Tecnica Comunale (CTC); GEN=Comune di Gubbio 2015)
Quote
si è scelto, per ora, di non rendere obbligatori i campi di questo paragrafo, che pure è di importanza enorme per la conoscenza archeologica. La decisione scaturisce dal fatto che nella raccolta di dati pregressi e nei casi di informazioni molto vecchie è troppo spesso impossibile trovare indicazioni precise sulle quote. Si raccomanda comunque la compilazione accurata di almeno uno dei campi in tutti i casi in cui questo sia possibile
MTAM Profondità massima raggiunta/assoluta 12
quota minima s.l.m. raggiunta nello scavo, da inserire scrivendo solo il dato numerico in metri
MTAR Profondità massima raggiunta/relativa 12
nel caso sia possibile indicare solo una profondità rispetto al piano di campagna, riportare nel campo note MTAS la quota 0 di riferimento o altre informazioni utili a ricostruire la situazione altimetrica
MTAS Note alle quote 2000
poiché nei campi precedenti è previsto l'inserimento sempre di un solo dato, è qui possibile aggiungere altre considerazioni o informazioni

Compilazione

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
Bibliografia
BIBR Abbreviazione 100
indicare le eventuali abbreviazioni (autore+anno) utilizzate nei campi descrittivi della scheda
BIBM Riferimento bibliografico completo 1000
inserire la bibliografia necessaria, separando le ripetitività con un punto e virgola e uno spazio (;+spazio). Si raccomanda di seguire le norme di compilazione (Appendice IV, p. 167) previste per le schede in SiGECweb, di non scrivere i nomi e/o i titoli tutti in maiuscolo e in particolare di indicare gli autori con cognome, nome e usare per le riviste le abbreviazioni bibliografiche del Deutsche Archäologisches Institut Rom (DAI). Nel caso di riviste a diffusione locale non inserite nell'elenco riportare la denominazione per estesi. Nella trattazione di siti molto noti, con vasta bibliografia, scegliere i testi principali, i più autorevoli o quelli che comunque si ritengono più utili, senza puntare a una impossibile esaustività
CMPD Data di compilazione 4
indicare l'anno di redazione del modulo
CMPN Responsabile ricerca e redazione 250
indicare il nome del compilatore del modulo nella forma Cognome, Nome. È necessario inserire il nome di una persona, senza aggiungere riferimenti a Società/Ditte/Cooperative
RSR Referente scientifico 250
indicare, nella forma Cognome, Nome, il nome del responsabile dei contenuti (es. il responsabile scientifico dell'indagine o il responsabile della successiva analisi della documentazione di scavo). Nel caso chi redige il modulo coincida con chi produce i contenuti, ripetere in questo campo i dati immessi in CMC. . È necessario inserire il nome di una persona, senza aggiungere riferimenti a Società/Ditte/Cooperative
FUR Funzionario responsabile 250
indicare il nome del funzionario responsabile. La compilazione è guidata da una tabella che contiene i nomi di tutti i funzionari, con la funzione di autocompletamento (è sufficiente iniziare a scrivere e verranno proposti solo i nomi possibili) e di riutilizzo dell'ultimo nome inserito. Nel caso il nome del funzionario non sia compreso nell'elenco si prega di richiederne l'inserimento scrivendo all'indirizzo dg-abap.gna@cultura.gov.it
Note
OSS Note 5000
aggiungere a testo libero eventuali altre informazioni utili


Torna su