Compilare il MOPR
Il Modulo di Progetto (MOPR e MOPR GENERICO)
Il MOPR (Modulo di Progetto) è pensato per essere applicato in molteplici attività di raccolta dati. Nella sua forma più completa (MOPR) serve a guidare la compilazione del documento di valutazione e a produrre il catalogo dei siti, la carta del potenziale, la carta dell’uso del suolo e la carta del rischio, mentre la versione MOPR GENERICO, con minori obbligatorietà, serve in tutti gli altri casi.
La compilazione parte dal disegno sulla mappa del perimetro di una geometria che deve comprendere l’intera area di studio (buffer) all’interno della quale è stato effettuato il censimento, qualunque sia lo scopo della raccolta dei dati. L'area, pur essendo più vasta rispetto all’area direttamente interessata dalle lavorazioni, deve essere ragionevolmente circoscritta da parte degli uffici competenti, ove non stabilita per legge (ad es., per gli impianti eolici, dalle linee guida di cui al D.M. MiSE 10/09/2010): è infatti opportuno che l’estensione di tale area non sia eccessiva, per non porre in capo al professionista o alla ditta incaricata e/o al committente l’onere, in termini di tempi e costi, di uno studio territoriale non focalizzato sul rischio connesso al progetto dell’opera, fine primario della norma in oggetto.
Il salvataggio della geometria (con il pulsante destro del mouse) attiva l’apertura di una maschera in cui sono raccolte le diverse informazioni suddivise in pagine navigabili dai tab posti nella parte superiore della scheda. Tutti i campi obbligatori, necessari al salvataggio e alla chiusura della scheda, hanno il titolo in rosso, sono contrassegnati da un asterisco e sono evidenziati da un colore di fondo arancio. Alcuni campi obbligatori sono precompilati e possono essere modificabili (ad esempio AMA – Ambito di applicazione o GEL – Tipo di localizzazione) o bloccati e non visibili (ad esempio AMB – Ambito di tutela del MiC).
Il modulo che si apre all’inserimento della geometria permette di descrivere l’opera in progetto e l’area presa in esame per lo studio in tutte le loro parti, sia come dati intrinsechi della scheda che come dati inseriti nel layer collegati (MOSI, RCG, DSC, VRP, VRD).
Principale
Paragrafo | Campo | Sottocampo | Definizione | Caratteri | Obbligatorietà | Vocabolario | Descrizione |
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Identificazione | |||||||
CD | |||||||
EMC | Enti MiC coinvolti | 25 | sì | Inserire la sigla dell'Ente MiC secondo la denominazione ufficiale (SABAP-FG, SABAP-Lazio, SABAP-VE-Met, etc); nel caso nel progetto siano coinvolti più Enti MiC separare le diverse occorrenze con un punto e virgola e un spazio (; )
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ERP | Ente responsabile del progetto | 250 | sì | nel caso nel progetto siano coinvolti più Enti responsabili separare le diverse occorrenze con un punto e virgola e un spazio (; ).
il campo è facoltativo in caso di compilazione di MOPR GENERICO | |||
CPR | Codice progetto | 150 | sì | il campo CPR va compilato con il CUP (nel caso sia disponibile ) oppure va costruito nel seguente modo:
nel caso con un unico CUP si identifichino molteplici interventi si consiglia di compilare un MOPR per ogni singolo intervento, creando dei CPR costruiti con CUP_numero progressivo oppure inserendo i codici creati come indicato e riportando il CUP nelle note | |||
OG | |||||||
AMA | Ambito di applicazione | 50 | sì | sì | permette di scegliere, da un menu a tendina, l'ambito di applicazione della tutela del MiC al quale si riferisce il progetto.
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OGN | Denominazione | 500 | sì | va compilato con il nome del progetto. Si raccomanda però l'uso di denominazioni il più possibile sintetiche, abbreviando nel caso di nomi troppo lunghi
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OGM | Modalità di individuazione | 250 | sì | sì | il campo è gestito da un vocabolario che permette la scelta multipla
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Localizzazione | |||||||
LC | |||||||
LCR | Regione | 25 | sì | sì | si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina
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LCP | Provincia | 2 | sì | sì | si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina già filtrato sulla regione scelta
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LCC | Comune | 100 | sì | sì | si autocompila all'inserimento della geometria, sulla base del layer ISTAT aggiornato all'anno in corso. In casi particolari, il campo è modificabile sulla base di un menu a tendina già filtrato sulla provincia scelta
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Georeferenziazione | |||||||
GE | |||||||
GEL | Tipo di localizzazione | 100 | sì | sì | gestito da un menu a tendina, permette di precisare il tipo di localizzazione sulla base di tre occorrenze:
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GPT | Tecnica di georeferenziazione | 100 | sì | sì | il campo è obbligatorio e può essere valorizzato scegliendo da un menu a tendina le modalità con cui è stata effettuata la georeferenziazione, poiché hanno effetto diretto sul grado di precisione del dato
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GPM | Grado di precisione del posizionamento | 100 | sì | sì | gestito da un menu a tendina, serve a descrivere il livello di attendibilità che è possibile attribuire alla geometria inserita sulla base di tre occorrenze:
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GPBB | Base cartografica di riferimento | 500 | sì | sì | gestito da un menu a tendina, permette di descrivere la base cartografica utilizzata grazie a un sintetico vocabolario che accorpa per similitudine di scala (ad esempio CTR o CTC o IGM)
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GEN | Note al posizionamento | 2000 | in questo campo possono essere inserite tutte le note che riguardano la georeferenziazione e che possono aiutare a individuare correttamente sul terreno l'oggetto della scheda
inserire qui anche i dettagli utili a definire meglio la base cartografica, come ad esempio:
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Dati progetto
Paragrafo | Campo | Sottocampo | Definizione | Caratteri | Obbligatorietà | Vocabolario | Descrizione |
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L'opera in progetto | |||||||
OG | |||||||
CTG | Categoria opera | 100 | sì | sì | il campo è gestito da un vocabolario strutturato su due livelli
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OGT | Tipo opera | 100 | sì | sì | il campo è gestito da un vocabolario strutturato su due livelli
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OGF | Fase di progetto | 100 | sì | sì | indicare la fase di progetto sulla base di due occorrenze:
il campo è assente in caso di compilazione di MOPR GENERICO | ||
DRL | Data della relazione archeologica | 10 | sì | la data della relazione archeologica coincide con la chiusura della redazione del documento
il campo è assente in caso di compilazione di MOPR GENERICO | |||
RCGD | Data della campagna di ricognizione | 100 | sì | inserire il periodo durante il quale è stata effettuata la campagna delle ricognizioni necessarie al documento
il campo non è obbligatorio in caso di compilazione di MOPR GENERICO | |||
DES | Descrizione | 10000 | sì | la compilazione del campo è obbligatoria e deve fare riferimento al disegno di progetto caricato nel Template. È quindi necessario ottenere dall’Ente responsabile del progetto (ERP) il file vettoriale georiferito con il disegno del progetto e delle aree che si prevede saranno oggetto di scavo. È possibile caricare direttamente nel Template file in formato SHP (o altro formato come geoJSON, GPKG ecc.), ma anche file in formato DWG.
nel campo DES sono previsti 10000 caratteri (spazi compresi) ed è possibile nella compilazione fare riferimento a figure (tavole, immagini ecc.) inserite in fase di stampa del MOPR. Poiché nella stampa non è possibile ottenere lo scorrimento del testo e il box preimpostato permette di inserire due colonne da 5000 caratteri l’una, in fase di compilazione è necessario inserire delle istruzioni HTML al superamento dei primi 5000 caratteri. Si raccomanda, nel conto totale, di calcolare anche i caratteri occupati dall'istruzione HTML in caso di compilazione di MOPR GENERICO descrivere comunque brevemente il progetto | |||
Bibliografia e certificazione dei dati | |||||||
Bibliografia | |||||||
DO | |||||||
BIBR | Abbreviazione | 100 | inserire le eventuali abbreviazioni (autore+anno) relative all’intero documento di valutazione. Le diverse occorrenze vanno inserite separandole con un punto e virgola seguito da uno spazio (; )
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BIBM | Riferimento bibliografico completo | 1000 | inserire la bibliografia necessaria, separando le ripetitività con un punto e virgola e uno spazio (;+spazio). Si raccomanda in particolare di
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Compilazione | |||||||
CM | |||||||
CMA | Anno di redazione | 4 | sì | indicare l'anno di redazione del modulo
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ENTE | SABAP di riferimento | sì | scegliere l'ente di riferimento (SABAP o Parco Archeologico) sulla base della tabella presente nel menu a tendina
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FUR | Funzionario responsabile | 250 | sì | scegliere il nome del funzionario (o dei funzionari) responsabile sulla base della tabella filtrata (per ente). Nel caso il nome del funzionario non fosse presente è possibile chiederne l'inserimento. Al momento dell'invio a GNA il funzionario riceverà una mail di avviso. È possibile scegliere più funzionari solo all'interno di uno stesso ente
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ENTE_NOTE | Note | 500 | utilizzare il campo per indicare eventuali altri enti coinvolti nel progetto
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CMC | Responsabile della redazione del modulo | 250 | sì | indicare il nome del compilatore del modulo nella forma Cognome, Nome. È necessario inserire un nome proprio, senza aggiungere indicazioni di Società/Ditte/Cooperative
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CMR | Responsabile dei contenuti | 250 | sì | indicare, nella forma Cognome, Nome, il nome del responsabile dei contenuti (es. il professionista che firma il documento di valutazione, il responsabile scientifico di un'indagine ecc.). Nel caso chi redige il modulo coincida con chi produce i contenuti, ripetere in questo campo i dati immessi in CMC. . È necessario inserire un nome proprio, senza aggiungere indicazioni di Società/Ditte/Cooperative
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ADP | Profilo di accesso ai dati | 1 | sì | sì | il valore di default è 1 ovvero Livello basso di riservatezza; l'informazione è liberamente accessibile e riutilizzabile con licenza CC BY. Nel caso si ritenga che, per motivi di tutela, si debbano applicare maggiori restrizioni alla visibilità è necessario fare una segnalazione al funzionario responsabile
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Altri codici | |||||||
CD | |||||||
ACCE | Ente/Soggetto responsabile | 250 | eventuale ente o altro soggetto che abbia codificato lo stesso intervento per cui viene restato il MOPR
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ACCC | Codice identificativo | 150 | inserire esclusivamente il codice
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ACCS | Note | 2000 | |||||
Descrizione | compilare i campi cercando di suddividere le informazioni che normalmente vengono inserite nella relazione del documento di valutazione
nel caso di compilazione di MOPR GENERICO è comunque possibile utilizzare i campi se utili a descrivere meglio il progetto nel suo complesso | ||||||
CA | |||||||
CAE | Geomorfologia | 5000 | |||||
CAS | Caratteri ambientali storici | 10000 | |||||
CAA | Caratteri ambientali attuali | 10000 | |||||
CAV | Sintesi storico archeologica | 10000 | |||||
CAN | Note | 2000 | |||||
Ricognizione | |||||||
RCGJ | Ente schedatore | 25 | sì | si autocompila con GNA, ma è modificabile nel caso la ricognizione abbia già un'Authority File in SiGECweb, come descritto qui
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RCGH | Codice identificativo | 100 | sì | si autocompila con un codice UUID, ma è modificabile nel caso la ricognizione abbia già un'Authority File in SiGECweb, come descritto qui
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Caricare i MOSI da GNA. L'uso del plugin
Francesco Marucci
Sul repository di plugin per QGIS del GNA è disponibile il "Plugin GNA" che permette di dialogare con il Geoportale per caricare direttamente in QGIS i dati GNA relativi ad un determinato Modulo di Progetto (MOPR) ed in futuro di consegnare nel GNA il Modulo di Progetto, in modo che venga rapidamente messo a disposizione di tutti.
L'indirizzo del Repository GNA è "https://gna.cultura.gov.it/qgis/plugins/plugins.xml".
Per l'installazione del Plugin GNA in QGIS, seguire i seguenti passi:
1. Dal menu "Plugins" scegliere la voce "Gestisci e installa";
2. Nella finestra Plugin, scegliere la sezione "Impostazioni";
3. Fare click sul bottone "Aggiungi" per aggiungere il Repository GNA;
4. Nella finestra "Dettagli repository" inserire le seguenti informazioni e fare clic su OK:
4.1 Nome: Repository GNA
4.2 URL: https://gna.cultura.gov.it/qgis/plugins/plugins.xml
5. Verificare che sia stato aggiunto correttamente il Repository e che lo stato sia "connesso";
6. Scegliere la sezione "Tutto" e in "cerca" scrivere "gna", verrà visualizzato il Plugin GNA, fare quindi clic sul bottone "Installa" in basso a destra;
7. Una volta installato e attivato, il Plugin GNA aggiunge in QGIS una voce di menu GNA nel menu Database e mostra una nuova toolbar, dalla quale è possibile avviare le funzioni di scambio di dati dal Geoportale GNA:
8. Disegnare il perimetro del MOPR (è necessario che sia presente un solo MOPR per ogni Template) e compilare la scheda per lo meno nelle sue parti obbligatorie e salvare
9. Cliccare su Avvia importazione
10. I siti MOSI presenti in GNA verranno importati all'interno del Template, mantenendo tutte le informazioni presenti in GNA (compreso l'identificativo univoco GNA, chiamato "gid", non modificabile nel Template); invece per quanto riguarda i campi relativi al MOPR ('CPR', 'CMA', 'CMC', 'CMR', 'FUR' e 'MOPR_id') questi verranno automaticamente precompilati con le informazioni inserite dall'utente nel poligono di MOPR:
11. L'utente può quindi completare e correggere le informazioni (compresa la geometria) dei Siti MOSI residenti ora nel proprio Template, ad esclusione del campo "gid - Codice univoco GNA", e decidere se comunicare al GNA queste modifiche indicando "modificato" nel campo "Certificazione e gestione dei dati" --> "GNA - Geoportale Nazionale per l'Archeologia" della scheda MOSI.
12. Una volta effettuate tutte le integrazioni dei nuovi Siti MOSI e le eventuali modifiche sui Siti MOSI esistenti in GNA, utilizzando lo stesso plugin è possibile "inviare" i dati direttamente al GNA, per una verifica e successiva pubblicazione dei propri dati nel Portale.
Inserire i dati nei layer collegati
I tab successivi permettono di accedere all’inserimento delle geometrie delle singole emergenze archeologiche (MOSI), della ricognizione (RCG), di scavo (DSC), del potenziale archeologico (VRP) e, in caso di documento di valutazione, delle aree sottoposte a valutazione del rischio (VRD) direttamente dalla scheda del progetto, in modo da imporre l’autocompilazione dei dati comuni.
Ricognizione
ATTENZIONE: Il sistema propone un codice identificativo univoco automatico (UUID). Il campo è modificabile, ma la modifica va fatta esclusivamente nel caso la ricognizione in oggetto abbia già un authority file in SIGECweb. In tal caso è possibile modificare RCGH inserendo lo stesso codice presente in SIGECweb e contemporaneamente è obbligatorio sostituire anche RCGJ=GNA con RCGJ=codice dell’ente schedatore in SIGECweb. In tutti gli altri casi accettare i valori proposti dal sistema. Nel caso si decida di creare un Authority file RCG in SiGECweb dopo averlo creato in GNA, seguire questa procedura.
Il layer, multipoligonale, è destinato a raccogliere i dati generali della campagna di ricognizione realizzata per la redazione del documento di valutazione ed è strettamente legato al disegno delle geometrie di dettaglio del survey per la composizione della carta dell’uso del suolo. Il layer è anche funzionale all’uso come Authority file in SIGECweb nel caso si registrino informazioni sui materiali raccolti durante il survey con i moduli per l’inventariazione (MINP/MINV). Inserendo la geometria della ricognizione dall’interno della scheda del progetto (MOPR) parte dei campi obbligatori risulterà già compilata.
Per la compilazione si veda il capitolo dedicato.
Scavo
ATTENZIONE: Il sistema propone un codice identificativo univoco automatico (UUID). Il campo è modificabile, ma la modifica va fatta esclusivamente nel caso lo scavo in oggetto abbia già un authority file in SIGECweb. In tal caso è possibile modificare DSCH inserendo lo stesso codice presente in SIGECweb e contemporaneamente è obbligatorio inserire il codice dell’ente schedatore in SIGECweb nel campo DSCF. In tutti gli altri casi accettare i valori proposti dal sistema. Nel caso si decida di creare un Authority file RCG in SiGECweb dopo averlo creato in GNA, seguire questa procedura.
Il layer, multipoligonale, è destinato a raccogliere i dati delle indagini archeologiche effettuate nell'area. Il layer è anche funzionale all’uso come Authority file in SIGECweb nel caso si registrino informazioni sui materiali raccolti durante le attività di scavo con i moduli per l’inventariazione (MINP/MINV). Inserendo la geometria dell'indagine archeologica dall’interno della scheda del progetto (MOPR) parte dei campi obbligatori risulterà già compilata.
Per la compilazione si veda il capitolo dedicato.
MOSI
Le geometrie delle emergenze archeologiche devono essere inserite dall’interno della scheda del progetto in modo da ottenere il collegamento automatico al progetto stesso e l’autocompilazione dei campi comuni. Per la compilazione si veda il capitolo dedicato.
VRP - Carta del potenziale
La scheda permette di inserire i dati relativi a zone, delimitate all’interno dell’area oggetto dello studio, per le quali si forniscono informazioni relative al potenziale archeologico, ovvero la possibilità che un’area conservi strutture o livelli stratigrafici archeologici, ed è funzionale all'elaborazione della Carta del potenziale.
Paragrafo | Campo | Sottocampo | Definizione | Caratteri | Obbligatorietà | Vocabolario | Descrizione |
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VR | |||||||
CPR_MOPR | Codice progetto | 150 | sì | il campo si valorizza automaticamente con il codice del progetto
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VRP | |||||||
VRPR | Identificativo area | 250 | sì | inserire una codifica per le diverse aree di potenziale. Il layer è multipoligonale e permette di inserire in uno stesso record più geometrie con gli stessi attributi
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VRPS | Potenziale - sintesi | 100 | sì | sì | scegliere tra le voci proposte quella che serve a descrivere la valutazione del potenziale, sulla base di cinque lemmi:
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VRPV | Valutazione nell'ambito del contesto | 5000 | sì | indicare in maniera discorsiva quali sono gli elementi che hanno portato all’attribuzione del valore del campo precedente VRPS, anche rimandando a caratteristiche, interpretazione e stato di conservazione degli elementi di interesse archeologico schedati all’interno delle medesime aree (MOSI)
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Il potenziale archeologico è una caratteristica intrinseca dell’area e non muta in relazione alle caratteristiche del progetto o delle lavorazioni previste in una determinata area. Il template prevede che il grado di potenziale archeologico sia quantificato con una scala di 5 gradi: alto, medio, basso, nullo e non valutabile, secondo i criteri riassunti in questa tabella (Tabella 1, allegata alla circolare DG-ABAP 22/12/2022, n. 53), in cui si forniscono alcune indicazioni utili all’attribuzione di tali valori in relazione a tutti i parametri del contesto oggetto dello studio:
Si fa presente che al singolo caso in esame possono essere applicabili anche solo alcune delle casistiche elencate nel prospetto e che le esemplificazioni presentate non sono da ritenersi esaustive, ma offrono esclusivamente un quadro di riferimento. Spetta al professionista fare le necessarie valutazioni, esplicitandole nel paragrafo VRP dei MOSI e sintetizzandole nel campo VRPV del layer VRP.
Si ricorda inoltre che le valutazioni inserite all’interno del layer MOSI sono riferite ai singoli siti/aree/evidenze censiti, mentre il layer VRP serve a delimitare una o più macroaree a potenziale omogeneo, individuate proprio a partire dai dati relativi ai singoli MOSI precedentemente censiti.
Il layer è multipoligonale e permette quindi di inserire più poligoni con gli stessi attributi in un unico record (ad esempio tutte le aree in cui si individua un determinato livello di potenziale, con motivazioni simili o assimilabili).
VRD - Carta del rischio
La scheda, che permette di inserire i dati relativi alle zone di rischio (tutte le aree in cui sono previsti interventi di scavo), è attiva solo per la versione del MOPR dedicata alla redazione del documento di valutazione.
Paragrafo | Campo | Sottocampo | Definizione | Caratteri | Obbligatorietà | Vocabolario | Descrizione |
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VR | |||||||
CPR_MOPR | Codice progetto | 150 | sì | il campo si valorizza automaticamente con il codice del progetto
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VRD | |||||||
VRDR | Riferimento | 250 | sì | inserire una codifica per le diverse aree di rischio. Il layer è multipoligonale e permette di inserire in uno stesso record più geometrie con gli stessi attributi (ad esempio tutte le aree in cui si individua un rischio medio con motivazioni simili o assimilabili)
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VRDS | Rischio-sintesi | 100 | sì | sì | scegliere tra le voci proposte quella che serve a descrivere il grado di rischio, sulla base di quattro lemmi:
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VRDN | Note | 2000 | sì | compilare il campo in maniera discorsiva con tutte le informazioni aggiuntive necessarie
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Nella Tabella 2 (allegata alla circolare DG-ABAP 22/12/2022, n. 53) si forniscono alcune indicazioni utili all’attribuzione dei valori del rischio in relazione ai parametri della tabella precedente e del contesto oggetto dello studio. A ogni singolo caso possono essere applicabili anche solo alcune delle casistiche presentate nel prospetto e gli esempi presentati offrono esclusivamente un quadro di riferimento non esaustivo.
Le valutazioni del professionista rispetto all'intero progetto dovranno essere esplicitate in maniera discorsiva nel campo VRDN del layer VRD.