Compilare il MOPR: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:36, 30 apr 2023

Il Modulo di Progetto (MOPR)

Il MOPR (Modulo di Progetto) è pensato per essere applicato in molteplici attività di raccolta dati. Nella sua forma più completa serve a guidare la compilazione del Documento di Valutazione Archeologica e a produrre il catalogo dei siti, la carta del potenziale, la carta dell’uso del suolo e la carta del rischio.

La compilazione parte dal disegno sulla mappa del perimetro di una geometria che deve comprendere tutta l’area all’interno della quale è stato effettuato il censimento, sia che si tratti dello studio previsto dall’art. 25, c.1, D. Lgs 50/2016, sia che si tratti di altre raccolte di dati.

Il salvataggio della geometria (con il pulsante destro del mouse) attiva l’apertura di una maschera in cui sono raccolte le diverse informazioni suddivise in pagine navigabili dai tab posti nella parte superiore della scheda. Tutti i campi obbligatori, necessari al salvataggio e alla chiusura della scheda, hanno il titolo in rosso, sono contrassegnati da un asterisco e sono evidenziati da un colore di fondo arancio. Alcuni campi obbligatori sono precompilati e possono essere modificabili (ad esempio AMA – Ambito di applicazione o GEL – Tipo di localizzazione) o bloccati e non visibili (ad esempio AMB – Ambito di tutela del MiC).

Il modulo che si apre all’inserimento della geometria permette di descrivere l’opera in progetto e l’area presa in esame per lo studio in tutte le loro parti, sia come dati intrinsechi della scheda che come dati inseriti nel layer collegati (MOSI, RCG, VRD).

Principale

Identificazione

Il campo MOPR_id (non modificabile) si autocompila con un UUID e garantisce l’univocità del codice anche in caso di errori nella compilazione manuale del codice progetto.

Il campo CPR va compilato con il CUP (nel caso sia disponibile ) oppure va costruito nel seguente modo: acronimo dell’ente + anno + codice professionista/ditta + numero progressivo Es. SABAP-FI_2022_00020-MS_000043

ATTENZIONE: il codice personale viene rilasciato da ICA a professionisti e ditte che ne facciano richiesta ed è funzionale esclusivamente a facilitare e semplificare la creazione di codici univoci per i MOPR. Inviare una mail con oggetto Richiesta codice univoco per MOPR all’indirizzo dg-abap.gna@cultura.gov.it, specificando nome e cognome e indirizzo mail. È possibile richiedere il codice come professionisti e come ditte, utilizzando l’una o l’altro a seconda del caso. La numerazione progressiva deve essere univoca rispetto al codice professionista/ente.

Nel caso con un unico CUP si identifichino molteplici interventi si consiglia di compilare un MOPR per ogni singolo intervento, creando dei CPR costruiti con CUP_numero progressivo oppure inserendo i codici creati come indicato e riportando il CUP nelle note.

Nel caso nel progetto siano coinvolti più Enti MiC e/o più Enti responsabili separare le diverse occorrenze con un punto e virgola e un spazio (; ).

Localizzazione

I campi della localizzazione che, fino al livello del comune, si autocompilano all’inserimento della geometria e non sono modificabili; si aggiornano in caso di spostamento della geometria.

Nel caso di geometrie poligonali che siano a cavallo tra più comuni il sistema inserisce un comune solo, però è possibile scegliere la voce localizzazione sovracomunale in GEL. In tal modo sarà possibile in fase di sistemazione dei dati, ricomporre le stringhe con i nomi anche degli altri comuni.

I dati di localizzazione derivano dalle attività di aggiornamento e revisioni delle Basi Territoriali realizzate per i censimenti generali del 2011 e delle variazioni territoriali intercensuarie rilasciate dall’ISTAT. La versione precaricata sul Template è quella aggiornata al 1 gennaio 2023.

Si ricorda comunque che che per qualunque discrepanza o incongruità tra la parte geografica e quella testuale fa fede il posizionamento su mappa dell’entità rappresentata e che, anche in caso di errata compilazione automatica del campo LCC, in sede di pubblicazione dei dati l’informazione sarà gestita correttamente (come avviene nel caso di aree/siti che ricadono in più comuni).

Per quanto riguarda i campi della Georeferenziazione, la compilazione obbligatoria di GPBB (Base cartografica di riferimento) è basata su un sintetico vocabolario che è possibile dettagliare nel campo Note, inserendo ad esempio l’anno della cartografia utilizzata o altre indicazioni utili a una migliore descrizione. Il campo GEL (Tipo di localizzazione) è precompilato, ma modificabile nel caso si tratti di georiferire un poligono che comprende più comuni o che delimiti una porzione di acque. Nel campo note è possibile inserire informazioni aggiuntive rispetto ad eventuali criticità o commenti da fare sulla georeferenziazione.

La perimetrazione della fascia entro le 12 miglia dalla costa e di quella entro le 24 miglia sono nella versione 2019 e sono state ricavate dai dati di Marine Regions. All'inserimento della geometria il sistema compila il campo della regione e quello della provincia, mentre il campo del comune viene valorizzato sempre con nd, poiché i layer utilizzati non riportano le suddivisioni amministrative e una ricostruzione arbitraria delle competenze comunali rischierebbe di essere molto dannosa. Nel caso al momento della compilazione sia possibile inserire l'informazione della competenza dei diversi comuni sarà possibile riportarla nel campo note GEN.

Dati progetto

L'opera in progetto

I campi della Categoria (CTG) e del Tipo (OGT) dell’opera sono strutturati con un vocabolario a due livelli. Il campo della descrizione (DES) dell’opera in progetto è obbligatorio e deve fare riferimento al disegno di progetto caricato nel Template. Per questa operazione è necessario ottenere dall’Ente Responsabile del Progetto il file vettoriale georiferito con il disegno del progetto e delle aree che si prevede saranno oggetto di scavo. È possibile caricare direttamente nel Template file in formato SHP (o altro formato come geoJSON, GPKG ecc.) con un’operazione piuttosto semplice, ma, con qualche passaggio in più, anche file in formato DWG. Il campo DES può contenere fino a 10000 caratteri (spazi compresi) ed è possibile nella compilazione fare riferimento a figure (tavole, immagini ecc.) che possono essere inserite nella cartella compressa eventualmente allegata al MOPR. Poiché nella stampa non è possibile ottenere lo scorrimento del testo nel caso sia troppo lungo per il layout di stampa, è necessario usare un piccolo accorgimento nella compilazione. Il box di stampa del campo DES permette l’inserimento di due colonne da 5000 caratteri l’una per cui fino a 5000 caratteri non è necessario alcun accorgimento. Al superamento di questa soglia è necessario invece inserire delle istruzioni HTML, del cui numero di caratteri bisogna tenere conto nel conteggio totale. La data della relazione archeologica coincide con la chiusura della redazione del documento.

Bibliografia

È possibile inserire la bibliografia relativa all’intero Documento di valutazione archeologica, inserendo nel campo BIBR eventuali abbreviazioni bibliografiche utilizzate nella relazione. Le diverse occorrenze vanno inserire separandole con un punto e virgola seguito da uno spazio (; ). Nel caso si ritenga utile inserire della documentazione di supporto è necessario come prima cosa caricare i file nella cartella ALLEGATI all’interno della cartella di progetto per poi richiamarli dall’interno della scheda (l’inserimento viene confermato dalla compilazione automatica del campo DCMK con il nome del file). Come già accennato in precedenza, a ogni scheda è possibile collegare un solo file: per questo motivo, nel caso si ritenga necessario inserire più allegati, è prevista la possibilità di gestirli attraverso la creazione di una cartella compressa, che può essere caricata quale allegato del template; in tal caso è consigliabile inserire al suo interno un file di testo contenente elenco dettagliato dei file contenuti e eventuali indicazioni sul loro utilizzo e le loro caratteristiche (in tal caso si prega di valorizzare il campo DCMP – Tipo di documentazione allegata, con il valore pertinente).

Compilazione

Descrizione

Nella parte superiore della scheda sono raccolti i campi necessari a descrivere l’area presa in esame dal punto di vista geomorfologico, storico archeologico e ambientale. Si tratta della strutturazione in paragrafi delle informazioni normalmente contenute nell’inquadramento generale del Documento di valutazione archeologica. Nella parte inferiore della scheda vanno inseriti i dati identificativi della ricognizione obbligatoria (RCG), intesa come Campagna di ricognizione utile alla redazione della viarch: nel caso la ricognizione si protragga nel tempo infatti è possibile inserire un arco cronologico. I dati di dettaglio dei singoli interventi vengono strutturati in un layer dedicato (D_RCG). A fianco sono presenti due campi riassuntivi della valutazione del rischio dell’intero intervento connesso all’opera in progetto.

Inserire i dati nei layer collegati

ATTENZIONE: prima di inserire geometrie nei layer collegati è necessario salvare la scheda MOPR compilata in tutte le parti obbligatorie (cliccando semplicemente il tasto OK che diventa attivo dopo la compilazione di tutti i campi MOPR obbligatori).

I tab successivi permettono di accedere all’inserimento delle geometrie delle singole emergenze archeologiche (MOSI), della ricognizione (RCG) e, in caso di documento di valutazione archeologica, delle aree sottoposte a valutazione del rischio (VRD) direttamente dalla scheda del progetto, in modo da imporre l’autocompilazione dei dati comuni.

Ricognizione

ATTENZIONE: Il sistema propone un codice identificativo univoco automatico (UUID). Il campo è modificabile, ma la modifica va fatta esclusivamente nel caso la ricognizione in oggetto abbia già un authority file in SIGECweb. In tal caso è possibile modificare RCGH inserendo lo stesso codice presente in SIGECweb, ma in questo caso è obbligatorio sostituire anche RCGJ=GNA con RCGJ= codice dell’ente schedatore in SIGECweb. In tutti gli altri casi accettare i valori proposti dal sistema.

Il layer, multipoligonale, è destinato a raccogliere i dati generali della campagna di ricognizione realizzata per la redazione del Documento di valutazione archeologica ed è strettamente legato al disegno delle geometrie di dettaglio del survey per la composizione della carta dell’uso del suolo. Il layer è anche funzionale all’uso come Authority file in SIGECweb nel caso si registrino informazioni sui materiali raccolti durante il survey con i moduli per l’inventariazione (MINP). Dal momento che nella carta dell’uso del suolo è importate registrare lo stato dell’intera area presa in esame per il Documento di valutazione archeologica, di fatto spesso la geometria sarà coincidente con quella del MOPR. Inserendo la geometria della ricognizione dall’interno della scheda del progetto (MOPR) la quasi totalità dei campi obbligatori risulterà già compilata, tranne GPBB (Base cartografica di riferimento), per il quale vale quanto già detto.

Prima di passare al disegno delle geometrie di dettaglio è necessario compilare e salvare la scheda RCG (un record per ogni MOPR), che identifica la campagna di ricognizione. Si raccomanda di NON inserire le parti di dettaglio dall’interno della scheda di progetto ma di riaprire il record dal layer RCG; si tratta di un problema di QGIS che è stato risolto nell'ultima release, ma non ancora nella LTR.

MOSI

Le geometrie delle emergenze archeologiche devono essere inserite dall’interno della scheda del progetto in modo da ottenere il collegamento automatico al progetto stesso e l’autocompilazione dei campi comuni. Per la compilazione si veda il capitolo dedicato.

VRP - Carta del potenziale

La pagina si attiva solo se nel campo AMA (Ambito di applicazione) vengono scelti i lemmi che indicano la redazione del documento di valutazione archeologica.

VRD - Carta del rischio

La pagina si attiva solo se nel campo AMA (Ambito di applicazione) vengono scelti i lemmi che indicano la redazione del documento di valutazione archeologica.

La scheda permette di inserire i dati relativi alle zone di rischio (tutte le aree in cui sono previsti interventi di scavo).

Paragrafo Campo Sottocampo Definizione Caratteri Obbligatorietà Vocabolario Descrizione
CPR_MOPR Codice MOPR 150
il campo si valorizza automaticamente con il codice del progetto
VRDR Riferimento 250
inserire una codifica per le diverse aree di rischio. Il layer è multipoligonale e permette di inserire in uno stesso record più geometrie con gli stessi attributi (ad esempio tutte le aree in cui si individua un rischio medio con motivazioni simili o assimilabili)
VRDS Rischio - sintesi 100
scegliere tra le voci proposte quella che serve a descrivere il grado di rischio, sulla base di quattro lemmi:
  • rischio alto
  • rischio medio
  • rischio basso
  • rischio nullo
VRDN Note alla valutazione del rischio 2000
è possibile compilare il campo in maniera discorsiva con tutte le informazioni aggiuntive necessarie

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